I MIEI MAESTRI dal 1972 ad Oggi!




NOME DISCIPLINA / FORME
Del Bello Judo-JuJitzu
Testore Judo
Lansuisi Judo
Sarrocco Judo
Paci Judo
Vignola Judo
Casavecchia ShaoLin (Siu Lam di Nelson Tello)
Manenti ShaoLin (Siu Lam di Nelson Tello)
Cicia ShaoLin (Siu Lam di Nelson Tello)
A.S. Ginnastica Civitavecchia Ginnastica Artistica
Yogi Bajan Kundalini Yoga, Pranayama e Tantra Bianco
Guru Shabad Singh Gatka
Li Rong Mei Sistema completo Wushu moderno e TaiJi Yang (32 di spada e inizio 48)
Zhang Zheng Wushu: Nan Quan 2° forma
K. Yoshigasaki Ki-Aikido
R. Bertini Ki-Aikido
Bharti Bhoopard Iyengar Yoga
E. Forte Tiro con l'Arco
Xu Hao Wushu: codificata da gara di spada
F. La Porta Tai Chi (fine 48 Yang)
M. Pasotti Wushu: 1° di Bastone
Shi De Shen Yingzhao Quan (stile dell'Aquila di Shaolin)
Yu Jiyuan SanJieGun (bastone snodato a tre sezioni)
El Chapo Canti sciamanici indios messicani
Lamayulu Trulkurimpoché Meditazione Tibetana
Li Xiao Ming Qigong Medico Salutistico
Guo Ming Xu (George Xu) Power Stretching
Yang Lin Sheng Sistemi di Kung Fu Interno:Yi Quan, Tai Chi Chen, Xing Yi Quan, Ba Gua Zhang
A. Fazzino Basi di danza classica
Rebecca Murgi Basi di danza moderna, contemporanea e composizione coreografica
Yang Tong Ba Gua Zhang
Liang Rong Xing Yi Quan
Liu Chun Yan Tai Chi Yang
Sonido Latino, Pitufo, Maidy Salsa Portoricana
Zhang Du Gan Bagua Zhang - Bergamo 2008
Xu Gu Alchimia Taoista: Condizionamenti del corpo-mente mediante il
respiro e forme dei suoni risanatori - Wudang 2009
Giulia Boschi Liu Zi Jue (sei suoni risanatori e relativi movimenti DaoYin)
della maestra Ma XuZhou figlia del G.M. Ma LiTang - ROMA 2011
Xiumu Zhang Wu Bu Chuan
(Taiji five steps quan) - Barcellona 2015

"I Veda e la Ghita hanno descritto l'Uno come né Essere né Nonessere, né immanente né trascendente ma entrambe le cose allo stesso tempo in modo unico. L'Ultimo é la sorgente e l'origine di tutto, eppure esso stesso non é contenuto o limitato da niente. Trascende ogni immanenza ed é immanente in ogni trascendenza. Manifesta se stesso in e attraverso il cosmo; ogni creatura riflette una porzione della sua gloria. Il mistero divino che dev'essere visto e contemplato, dischiude quell'unica ed incomparabile conoscenza che si ottiene penetrando la creazione. Per raggiungere quell'intuizione indivisa e quell'esistenza integrata che superano ogni comprensione é necessario il proprio occhio divino. La visione di questo occhio non può essere descritta: il vedente e il visto sono una cosa sola, poiché il conoscente ed il conosciuto sono diventati la "Luce della luce, oltre le tenebre", che tuttavia "dimora nel cuore di tutto"'

Sintesi intro R.Panikkar cap.Immanenza trascendente pag116 I Veda
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