LA FORMULA A CINQUE CARATTERI DI Li Yi Yu


Quando il cuore non è tranquillo, non è possibile concentrarsi. Mancherà la coordinazione nel muoversi avanti e indietro, a destra e a sinistra. Di conseguenza, il cuore dev’essere tranquillo. Dal momento in cui s’inizia il movimento, non bisogna farsi guidare dal sé. Dovete tranquillizzare il cuore ed entrare in sintonia con il vostro corpo. I vostri movimenti seguono quelli dell’avversario. Se lui flette, voi tendete. Non dovete cedere, né opporre resistenza. Flettere e tendere non sono determinati da voi. Quando l’avversario è forte, anch’io sono forte. Quando l’avversario è debole, io sono ancora forte. La mia intenzione precede sempre la sua. Dovete mantenervi sempre vigili. Laddove c’è contatto, la concentrazione è al culmine. Mentre siete impegnati a non cedere e a non resistere, dovete saper cogliere informazioni utili. Dopo un lungo periodo di pratica, riuscirete a tradurre queste informazioni sul piano fisico. Ciò dipende completamente dall’uso dell’intenzione e non della forza (jing). Il risultato sarà: l’avversario è controllato da me, io non sono controllato dagli altri.

Agilità del corpo

Se il corpo è lento, non si può avanzare e indietreggiare come si vorrebbe. Di conseguenza, il corpo dev’essere agile. Muovendo le mani, bisogna essere rapidi. Quando percepisco la forza dell’avversario toccare la mia pelle, la mia intenzione è già penetrata nelle sue ossa. Le mani sono il sostegno, e tutto è all’insegna di un unico qi. Se la sinistra è pesante, diventa vuota, e la mia destra ha già colpito. Se la destra è pesante, diventa vuota, e la mia sinistra ha già colpito. Il qi è come una ruota. Tutto il corpo deve coordinare i singoli movimenti. Se una parte non si muove in sintonia con le altre, il corpo sarà nel caos e privo di forza. La radice del problema si trova nell’addome e nelle gambe. All’inizio il cuore segue il corpo. Seguite l’avversario e non il sé. In seguito, il corpo segue il cuore mentre sta ancora seguendo l’avversario. Se vi muovete senza seguire l’avversario, il movimento sarà lento.

Se il movimento segue quello dell’avversario, sarà vivo. Se seguite l’avversario, le vostre mani saranno sensibili, e potrete valutare con precisione la forza dell’avversario. Il raggio d’azione dell’attacco avversario dev’essere calcolato con la massima precisione. Dovrete muovervi avanti e indietro, avanzare e indietreggiare. Tanto più praticherete, tanto più affinata sarà la vostra tecnica.

Immagazzinare il qi

Se il qi viene disperso e non immagazzinato dentro di sé, il corpo cadrà facilmente nel caos. Bisogna mantenere il qi nella spina dorsale. Il respiro dev’essere regolare e pervadere tutto il corpo. Inspirare significa chiudere e immagazzinare, espirare aprire e liberare. Durante l’inspirazione l’energia sale, e contrastate l’avversario. Durante l’espirazione l’energia scende, e allontanate l’avversario. È l’intenzione che guida il qi, non la forza bruta.

La forza (jing) è completa

La forza di tutto il corpo e riunita in un unico insieme. Sostanziale e in sostanziale sono ben distinti. Quando si ricorre alla forza, dev’esserci una radice. La forza sorge dal tallone, è controllata dall’addome e si manifesta nelle dita. Scaturisce dalla spina dorsale. Bisogna inoltre fare appello a tutto il nostro spirito. Nel momento in cui l’avversario sta per ricorrere alla propria forza, ma non l’ha ancora fatto, la mia forza ha già intercettato la sua. Non devo ricorrere alla forza, né prima, né dopo. Anche se vi sentite la pelle in fiamme o siete colpiti da un’inondazione, non dovete minimamente lasciarvi turbare. Cercate la retta nel circolare; prima immagazzinate e poi liberate; soltanto così potrete ottenere dei risultati validi. Ciò significa prendere a prestito la forza dell’avversario per usarla contro di lui.

Concentrare lo spirito

Dopo aver seguito i primi quattro precetti, bisogna concentrare lo spirito. Quando lo spirito è concentrato, "l’unico qi" viene stimolato e forgiato. L’essenza e il qi sono riportati allo spirito e il qi è attivo, si espande. L’essenza e lo spirito sono concentrati. Aprire e chiudere sono regolati. Insostanziale e sostanziale (Yin e Yang) sono ben distinti. Quando la sinistra è vuota, la destra è piena. Quando la destra è piena, la sinistra è vuota. Insostanziale (vuoto) non significa completamente privo di forza. Sostanziale (pieno) non significa completamente rigido. Il valore dello spirito risiede nella sua concentrazione. I punti critici sono il centro del petto e la vita. Il movimento e l’uso dello spirito non sono manifesti. Prendete a prestito la forza dagli altri. Il qi scaturisce dalla spina dorsale. In che modo il qi scaturisce dalla spina dorsale? Il qi scende verso il basso; parte dalle spalle e segue la spina dorsale, concentrandosi nell’addome. Il movimento del qi verso il basso è definito «chiudere». Dall’addome il qi risale lungo la spina dorsale e penetra nelle braccia, raggiungendo le dita, da cui esce. Il movimento del qi verso l’alto è definito «aprire». Chiudere è contrarre. Aprire è rilasciare. Capire il significato di «apertura» e «chiusura» significa arrivare a conoscere lo yin e lo yang. A questo livello, l’abilità e la forza migliorano di giorno in giorno. Piano piano sarete in condizione di agire a vostro piacimento.

IL METODO SEGRETO DI RILASCIO


I«Quattro caratteri»: sostegno, guida, rilassamento e rilascio

Sostenete la forza dell’avversario e prendetela in prestito. Ciò richiede agilità. Guidate la forza dell’avversario verso il vostro corpo, poi cominciate a immagazzinare la vostra forza. Ciò richiede concentrazione. Tranquillizzo la mia forza senza piegarmi. Ciò richiede quiete. Rilascio la mia forza dall’addome e dai piedi. Ciò richiede completezza.

I PUNTI FONDAMENTALI NELL’INSEGNAMENTO DELLA FORMA, DELL’USO E DELLA FORZA

Gli antichi hanno detto: «Se riesci a indurre l’avversario ad agire e poi lo fai cadere nel vuoto, puoi usare 4 once per deviare 1000 libbre. Se non riesci a indurre l’avversario ad agire e poi lo fai cadere nel vuoto, non potrai usare 4 once per deviare 1000 libbre». Questa affermazione è molto profonda e ha un vasto campo di applicazioni; è al di là della portata dei principianti. Andrò avanti nella mia spiegazione, affinché chi ha deciso di continuare a studiare possa fare progressi mentre pratica. Se volete indurre l’avversario ad agire, cadere nel vuoto e diventare preda del vostro uso di 4 once per deviare 1000 libbre, dovete per prima cosa conoscere voi stessi e gli altri. Se volete conoscere voi stessi e gli altri, dovete per prima cosa lasciar perdere voi stessi e seguire l’avversario. Se volete lasciar perdere voi stessi e seguire l’avversario, dovete per prima cosa conquistare l’opportunità e una posizione di forza. Se volete conquistare l’opportunità e una posizione di forza, dovete per prima cosa muovere tutto il corpo come una singola unità coordinata. Se volete muovere tutto il corpo come una singola unita coordinata, esso dev’essere perfettamente allineato. Se volete che il corpo sia perfettamente allineato, bisogna stimolare lo spirito e il qi. Se volete stimolare lo spirito e il qi, dovete per prima cosa sollevare lo spirito. Se volete sollevare lo spirito, non dovete permettere che il vostro spirito sia disperso all’esterno. Se volete impedire che lo spirito sia disperso all’esterno, dovete concentrare lo spirito e il qi nelle ossa. Se volete concentrare lo spirito e il qi nelle ossa, la parte alta delle anche deve avere forza, le spalle devono essere rilassate e il qi scendere verso il basso.
La forza (jing) deve provenire dai talIoni, trasformarsi nelle gambe, essere immagazzinata nel petto e convogliata nelle spalle. L’addome è la guida. In alto, le braccia si coordinano per attaccare. In basso, le gambe seguono il movimento delle braccia. La forza viene trasformata internamente. Contrarre equivale a chiudere. Rilasciare equivale ad aprire. Quando c’è quiete, tutto è quiete. Quiete significa chiusura. Al culmine della chiusura c’è il desiderio di aprirsi. Laddove c’è movimento, tutto si muove. Movimento significa apertura. Muoversi attraverso le forme, è il gong fu della comprensione di sé.
Prima di muovervi, accertatevi che tutto il corpo segua i precetti appena elencati. Se una qualsiasi parte del corpo non si attiene a uno di questi precetti, rimediate subito. E' per questo motivo che le forme devono essere eseguite lentamente, e non velocemente. «Mani che spingono» (Tui Shou o «Spinta con le mani») è il gongfu della comprensione degli altri, della comprensione degli altri nel movimento e nella quiete. Tutto ciò comporta sempre interrogare il sé. Se ho assunto la posizione corretta, non appena l’avversario colpisce, non devo minimamente disturbare le sue azioni, bensì trarre vantaggio dai suoi movimenti e agire. Sono sicuro di poter sfruttare la sua forza. L’avversario si espone. Se non vi trovate in una posizione di forza, non avete ancora risolto il problema del «doppio peso». La risposta si trova nello yin/ yang e nell’apertura/ chiusura. È questo il significato della frase: «Conosci te stesso e conosci gli altri, e in cento battaglie assaporerai cento vittorie» (di Sun Zu -"L'Arte della Guerra").

 

Tratto da: Sun Lutang Tai Ji Quan LUNI EDITRICE - Trad. di Valeria Palazzi
2005 Oriental Press s.r.l. Milano ISBN 88-7435-078-3

L'Arte del Kung Fu non è strumento di prevaricazione del prossimo mediante l'uso della Forza, tanto meno esibizione fine a se stessa, ma la manifestazione tangibile del potere illimitato dello Spirito (Shen).

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