Il Sistema e la metodologia di allenamento


Il sistema del Da Cheng Quan o Yi Quan, come abbiamo anticipato all'inizio, é composto da sette gruppi diversi di allenamento: 

  • Zhan Zhuang (Jian Shen/ Ji Ji zhuang)

  • Shi Li

  • Bu Fa

  • Fa Li

  • Tui Shou

  • Fa (Shi) Sheng

  • Shi Zuo (Ji Ji Fa)



Vediamoli in dettaglio:
 

Zhang Zhuang         ZHAN ZHUANG


Il Zhan Zhuang (Zhan : essere, stare - Zhuang : palo di legno) consiste di posture in posizione statica. Può essere diviso in due gruppi: Jianshen Zhuang (posizioni per la salute) e Jiji Zhuang (posizioni per il combattimento).

Gli esercizi di Jianshen Zhuang sono la base di tutti gli esercizi avanzati di Jiji Zhuang. Lo stato di "relax" é la base della ricerca di" sentire la forza": "mo li". Non si tratta di stare senza muoversi. A volte la possiamo chiamare "immobilità relativa", "forza rilassata" o "movimento nel non movimento". La posizione classica si chiama Hun Yuan Zhuang. Possiamo dire che é una versione semplificata di Cheng Bao Zhuang, ma i piedi non sono paralleli bensì un piede é posizionato anteriormente mentre l’ altro rimane in posizione arretrata. La maggior parte del peso é sul piede posteriore (posizione Ding Ba Bu). Le braccia sono nella posizione "sostenere il pallone" , ma la mano anteriore é un po' più in alto della posteriore. Immaginate di essere all’interno di un grande albero abbracciando "la sua anima". Spingete con tutto il vostro corpo, braccia e gambe , ma il tronco resiste (una sorta di "camicia di ferro"). Usate soprattutto la mente e quasi non muovetevi ("bu luo xing" : non mostrate la forma). Non é solo rimanere immobili, senza movimento, e rilassati, ma quasi non muoversi e quasi non usare forza. Lo scopo principale é di ricercare unità e coordinazione del corpo, e questo sarebbe impossibile se impegnaste la mente nell’ esercizio e non nell’attenzione del corpo (-ciò che avviene nella disciplina Zen ad es. del Kyudo e di altre arti ove il gesto è automatico e l’attenzione è tutta rivolta solo ed esclusivamente a "sentire" il bersaglio...). L’ esercizio viene poi sviluppato in vari modo sia nelle direzioni che nella contemporaneità delle emissioni di forza (in tutt’e otto quest’ultime). Lo scopo é di sviluppare "Hun Yuan Li" : la forza senza forma! (conosciuta anche come "xing wu xing" : forma senza forma o "yi wu yi" : intenzione senza intenzione). Altre posizioni sono: Fuhu Zhuang -"cavalcare la tigre", Jianlong Zhuang -" discendere lungo il drago", Duli Zhuang -"stare su un unica gamba". Gli esercizi di Jiji zhuang hanno molto in comune con gli esercizi di shi li (anzi sono un tutt’uno). Questi due gruppi di esercizi sono supplementari e complementari l’un l’altro. Wang Xiangzhai era solito affermare : "Shi li é estendere Zhan Zhuang nello spazio, e Zhan Zhuang é accorciare gli Shi Li". L’ utilizzo delle posizioni di Zhan Zhuang é praticamente propedeutico agli Shi Li (movimenti di ricerca della forza-catturare la forza): più efficace e permette progressi più rapidi degli Shi Li. Nello stato di "movimento senza movimento" ("non movimento alla soglia del movimento") con l’ utilizzo di appropriate forme di visualizzazione, é relativamente facile ottenere "rilassamento , ma non atonicità": "rilassamento e forza contemporaneamente" e soprattutto "connessione " di tutte le parti del corpo fra loro. Nel Da Cheng Quan ci concentriamo sull’ essenza dell’ esercizio e non sulla varietà delle forme, come avviene negli altri stili di Kung Fu. Lo Zhan Zhuang é un metodo molto efficiente di sviluppare la potenza. Questa forma di potenza non é solo fisica, ma piuttosto quella che nelle arti interne cinesi é chiamata "nei jin" (forza interna). Questi esercizi , che sono importanti a qualsiasi livello di pratica, non sono solo preparatori e propedeutici, ma vanno praticati sempre, sia dai principianti che dagli allievi avanzati e dagli istruttori, con cadenza giornaliera: SEMPRE ! Gli esercizi di Zhan Zhuang sono la forma sia iniziale che avanzata degli esercizi di Da Cheng Quan od Yi Quan.
 
 

Shi Li          SHI LI


Gli esercizi di Shi Li vi permettono di provare in movimento la forza che avete sviluppato con gli esercizi di Zhan Zhuang. Si cerca di ottenere in movimento le stesse sensazioni provate nelle posizioni statiche. L’obbiettivo é di sentire che la nostra forza e lì , pronta ad essere usata quando ne abbiamo bisogno. Per un principiante gli esercizi di Shi Li assomigliano molto a quelli del Taiji. Il movimento é molto simile: lento, gentile, fluido con il corpo che si muove nella sua unità. Ma a differenza del Taiji i movimenti sono molto semplici e vengono ripetuti molte volte. A un livello avanzato si possono unire differenti movimenti in sequenze libere e improvvisate a piacere. Come nelle posizioni di Zhan Zhuang si ricerca la "forza nel rilassamento". In realtà non é rilassamento completo, ma bensì utilizzare il minimo indispensabile di forza (opponendo le ossa ai muscoli dell’avversario). Il praticante quindi deve sempre immaginare di essere rilassato, ma allo stesso tempo di incontrare una qualche continua resistenza nell’eseguire i movimenti. Per esempio: immaginare di avere le dita legate con degli elastici a un albero lontano, elastici che tendiamo e distendiamo a seconda del movimento. Non si deve mai comunque essere tesi. "Usate la mente, non la forza"; e: più lentamente effettuate gli esercizi di Shi Li maggiori saranno i risultati. Si potrebbe descrivere l’esercizio come "cercare il movimento nel non movimento". Noi ci muoviamo ma ad ogni istante siamo pronti a cambiare o modificare la direzione del nostro movimento. "Muovetevi come se voleste fermarvi, ma non vi fermate". Più tardi cercherete di trovare la velocità nella lentezza. Ci sono molti esercizi di Shi Li eseguiti nella posizione Ping Bu (piedi paralleli alla larghezza delle spalle) Ding Ba Bu (posizione laterale di combattimento) e Muo Ca Bu (camminando). Il principale degli esercizi in Ping Bu e quello di tirare e spingere gli elastici con le mani (Ping Tui Shi Li). Altri esercizi base sono aprire e chiudere (Kai He Shi Li) o alzare e abbassare (Fu An Shi Li) ruotare a destra e sinistra il tronco (Xuan Fa Shi Li). Bisognerebbe sentire la resistenza su tutta la superficie del corpo. Le gambe sono molto importanti e il movimento deve riguardare anche loro; lo stesso vale per la gabbia toracica (che va tenuta parzialmente decompressa). Nel caso degli esercizi in Ding Ba Bu il peso dovrebbe spostarsi da 7/10 sulla gamba posteriore e 3/10 su quella anteriore, a 5/10 su entrambe. Si dovrebbe sentire una connessione elastica tra tutte le parti del corpo. I principianti dovrebbero iniziare con i semplici movimenti delle mani per poi successivamente aggiungere le altre parti del corpo sempre tenendo presente la regola: "dalla singola parte all’unità".
 

Bu Fa          BU FA


Gli esercizi di Moca Bu sono la pratica dei "passi". Sono molto simili agli Shi Li ; infatti si possono chiamare Shi Li di gambe. Anche qui dovete essere rilassati, ma allo stesso tempo percepire una qualche resistenza, come se ci fosse una qualche "frizione" (Mo Ca significa "frizione"). E’ importante sentire la "frizione" con tutte le parti del corpo (come negli Shi Li) e non solo con le gambe. Il nostro scopo é sentire la "forza" in tutte le parti del corpo. Come diceva Wang Xiangzhai : " Nessuna parte del corpo non é come un elastico". Tutto il corpo si muove in coordinazione : "Quando la parte superiore si muove, la seconda segue; quando l’inferiore si muove, la superiore la conduce". Come negli Shi Li il movimento non dovrebbe essere "meccanico". Noi dobbiamo essere pronti ad ogni momento, ad "inchiodare" od a "frenare" ad ogni evento ("come se si incontrasse un ostacolo") od a "cambiare la direzione del movimento". La nostra attitudine mentale dovrebbe essere quella di chi cammina su di un precipizio o su del ghiaccio finissimo.
 
 

Fa Li        FA LI
       Emissione della forza interna


Gli esercizi di Fa Li sono finalizzati allo sviluppo della forza in un modo "esplosivo"; Questa abilità non può essere sviluppata se non attraverso la pratica degli esercizi precedentemente descritti; tuttavia non va nemmeno troppo posticipata. Tutti i metodi di sviluppo del Da Cheng Quan sono strettamente connessi. Imparare quelli più avanzati può a volte servire a comprendere i più semplici. Da Cheng Quan non vuol dire stare anni in Zhan Zhuang per poter imparare a combattere in un lontanissimo futuro. Quello che da sempre ha attratto gli studenti del metodo di Wang Xiang Zhai é stata la possibilità di poter apprendere un alto grado di predisposizione al combattimento dopo due o tre anni di allenamento. Comunque é indispensabile avere i fondamentali per poter sviluppare un corretto e devastante Fa Li. Il segreto risiede nella coordinazione tra il rilassamento e la contrazione. Sia la tensione che il rilassamento sono molto importanti. Purtroppo molte persone hanno la tendenza alla ipertensione rendendo così impossibile lo sviluppo delle dinamiche di forza e velocità; a causa di ciò si deve porre l’accento sul rilassamento. L’ atto di emettere la forza é un processo di cambiamento del rilassamento in tensione fra diversi gruppi muscolari. Il momento dell’emissione della forza (colpire un bersaglio) dovrebbe essere il più breve possibile; la "spinta" é un altro tipo di emissione e viene di solito effettuata per non danneggiare l’ avversario. La forza deve essere sempre completa "Zheng" e non dispersa "San". La forza di tutto il corpo deve essere coordinata in un modo preciso e rilassato. Nel Da Cheng Quan l’importanza dell’attività mentale é particolarmente sottolineata. Anche nel Fa Li é molto importante impegnare la mente; l’ immaginazione nell’allenamento permette lo sviluppo completo del nostro potenziale naturale, ciò significa sviluppare più facilmente la capacità di emettere forza a piacere in tempo reale e senza inutili dispersioni. Lo studio del Fa Li inizia sempre con Fang Song Fa Li (Fa Li rilassato). Diciamo che é più un esercizio preliminare che altro; lo stress é posto sul rilassamento per evitare ipertensione e rigidità. Dovreste immaginare che le vostre mani raccolgono due pugni di sabbia da un recipiente posto davanti alla vostra vita; poi in un dolce movimento circolare lanciano la sabbia in varie direzioni: su e giù. Poi raccolgono altri pugni di sabbia e così via. Il movimento delle mani deve essere coordinato con quello di tutte le parti del corpo. La forza deve essere trasmessa con tutte le parti del corpo attraverso tutto il corpo che deve quindi rigorosamente restare nella condizione di Peng (Pieno/ Parare): dai piedi alla testa ed oltre le dita stesse delle mani. Nel momento di emettere la forza (lanciare la sabbia) il piede anteriore penetra elasticamente nel terreno. Agli inizi, il Fa Li, si pratica lentamente e in modo soffice; successivamente si utilizzano le tecniche derivate appunto dallo Xing Yi Quan, di cui l’Yi Quan è "figlio" (come dice il M°Yang Lin Sheng) che abbinano la visualizzasione/ immaginazione/ intenzione di lacerare tessuti robusti che repentinamente si strappano violentemente lasciando scaturire il colpo supremo. A tal riguardo vorrei precisare infine che tutto questo processo del Fa Li, per essere efficace, non deve passare per la mente nell’accezione occidentale del termine, ma attraverso il "cuore " che (come spiegò il Prof. Leonardo Arena nelle sue lezioni sul Tao Te Ching e sulla filosofia cinese tenute il 3/2/1994 presso l’Università degli Studi di Urbino) è "...lo stato d’animo mentale attraverso il quale vediamo il mondo" ossia: l’organo psico-fisico attraverso il quale percepiamo la realtà esterna, dunque il "sentire" attraverso la totalità dell’essere, che viene allenato appunto nella pratica del Tui Shou dell’Yi Quan/ Da Cheng Quan.
 
 

Tui Shou          TUI SHOU


Gli esercizi di Tui Shou del Da Cheng Quan sono simili al tui shou del Taiji Quan o dello Xing Yi Quan o del Ba Gua Zhang. Da un certo punto di vista é come praticare gli Shi Li con un compagno. Si impara a controllare l’avversario "difendendo e usando la linea centrale" (shou zhong yong zhong). Nel combattimento il contatto delle mani tra due avversari avviene spesso. L’ allenamento del tui shou (mani che spingono) vi prepara a questa situazione. Il Da Cheng Quan lavora soprattutto con la forza chiamata "Hun Yuan Li" (forza senza forma) il tui shou é in realtà anche un allenamento per allenare questa capacità. Durante la pratica si impara a sentire la potenza e la direzione della forza dell’ avversario, i suoi punti deboli e forti, la sua abilità di rimanere bilanciato. Tutto questo sviluppa l’ abilità del combattente nel controllare l’ avversario, cambiare le sue direzioni di forza quando attacca, portarlo in posizioni scomode o fuori misura ed aprire "varchi" dove portare gli attacchi a nostra volta. Alcuni punti importanti della pratica del tui shou sono:
-Dian (punto) Significa stabilire il punto di contatto tra voi e il vostro avversario, in questo modo voi iniziate a sentire la sua forza, direzione e stabilità. In questo punto la vostra forza agisce come opposizione (Peng) contro il corpo dell’ avversario.
-Zhi li (forza direzionale) Nel punto di contatto, iniziate ad esercitare una certa forza diretta verso il centro dell’ avversario.
-Jie (sezione) Significa lavorare con le varie sezioni del corpo e degli arti. Importante é capire , attraverso il sistema delle leve e dell’ allineamento delle articolazioni, come la forza viene trasmessa da punto a punto.
-Xie mian (superficie obliqua) Ricevere la forza dell’ avversario in un modo adeguato vi rende capaci di smembrare la stessa in varie direzioni in modo da poterla supportare più agevolmente.
-Ganga Li (forza della leva) e Luo Xuan de Yun Yong (usare il movimento a spirale) aiuta a creare maggior forza con meno fatica.
-Gong fang he yi (unire l’ attacco e la difesa in un unico movimento) E’ la capacità di trasformare la vostra difesa in un attacco e il vostro attacco in una difesa. Di avere nello stesso movimento tutte le tecniche a disposizione.
-Shou zhong, yong zhong (coprire il centro ed usare il centro) Corrisponde a controllare il centro dell’ avversario ed a non lasciare che lui controlli il nostro.
-Quan shen zhi fa (metodo nell’ usare tutto il corpo) Spiega che tutto il corpo deve essere usato nella spinta e nei movimenti delle braccia. I passi dovrebbero sempre essere di aiuto ai movimenti degli arti superiori, ma anche che ogni parte del proprio corpo, entrando in contatto con quello dell’avversario, può divenire un arma letale.
La disciplina del tui shou poi si evolve verso il san tui shou in cui gli attacchi e le difese si susseguono liberamente senza soluzione di continuità pur senza arrivare al combattimento vero e proprio: Shi Zuo.

Fa Sheng Shi Sheng          FA SHENG (SHI SHENG)

Gli esercizi di Shi Sheng (o Fa Sheng) sono emissioni di suoni sincronizzati con l’emissione della forza. L’Urlo (analogo del Kiai giapponese) può anche influenzare l’atteggiamento psichico degli avversari (causando paura, stordimento o quantomeno esitazione) anche se questo non é lo scopo del Shi Sheng. Nel momento dell’emissione della forza, il respiro improvvisamente "cade verso il basso": "come una roccia che cade dentro un buco" mentre gli addominali interni e le mucose del ventre si contraggono e rilassano improvvisamente; Due suoni fondamentali sono usati Yi e Yo. Prima sono articolati separatamente poi uniti in un unica emissione. Anche se agli inizi si emettono ad alta voce successivamente dovrebbero essere emessi "senza suono" , ma con lo stesso obiettivo di sostenere la voce. Nell’insegnamento del Maestro Yang Lin Sheng sono presenti anche altri suoni: YI -IA (Yi Quan -Leone: YIA); Heng -Ha (Taiji Chen e Yang -Drago), Hum -Yiao (Drago); Ho -Ha (Leone -Tigre); Hu-Ha/ YI -HA (Tigre); Hi -Ha(Gru). Il M° ha aggiunto che: nell'emettere il suono, metà dell'aria viene espirata, mentre l'altra metà viene spinta giù dal diaframma.

 

SHI ZUO - SAN SHOU - Ji Ji Fa        SHI ZUO (SAN SHOU) Ji Ji Fa


San Shou é imparare a combattere. Si usano tutte le parti del corpo. Non si attacca solo con i pugni, ma con i gomiti, le spalle, la testa, le anche, le ginocchia e i piedi. Non si imparano forme né tecniche complicate. Chi pratica Da Cheng Quan é interessato al combattimento senza tanti fronzoli, o movimenti non necessari. San Shou é strettamente relazionato al Tui Shou "nel tui shou c’é san shou, nel san shou c’é tui shou". Il Tui Shou, nel quale prestiamo attenzione al momento in cui la nostra forza entra in contatto con quella dell' avversario ( e quindi possiamo cambiare la direzione della sua forza, sbilanciarlo o aprire spazi per l' attacco) é quindi preparatorio al combattimento, a volte sostitutivo e comunque, i principi, spesso restano gli stessi. Prima si imparano i pugni , semplici ed efficaci; i calci fondamentali, spesso sotto la cintura e non ci si allena solo "a colpire l' aria", ma spesso si usano il sacco ed i "pao". Gli esercizi con i sacchi servono a verificare la forza generata con gli esercizi di Zhan Zhuang, Shi Li e Fa Li. Il Bu Fa (tecniche di gamba/ spostamento) veloce e morbido, é molto importante. Quindi partendo dal "Mo Ca Bu", si iniziano a praticare i passi velocemente. Si uniscono dunque tra loro, vari tipi di passo, poi vari pugni, calci ed altri colpi. Si crea così una combinazione libera di passi, colpi ed esplosioni una sorta di "danza marziale". Il significato originale di Shan Shou é combattimento reale. Ovviamente l' allenamento al combattimento non é vero scontro di "autodifesa da aggressione". Entrambi gli atleti devono prestare attenzione alla sicurezza. Le protezioni dovrebbero essere sempre usate, specialmente per i principianti. Per cominciare si usano solo degli scambi, tipo le "consegne" della Boxe o del Kung Fu, ove per esempio, si può colpire solo il busto, usare solo pugni o calci di un certo tipo etc... Pian piano si tolgono le limitazioni e il combattimento é sempre più libero e ci si avvicina allo scontro reale. Si usano gomiti, ginocchia, anche, spalle, e la testa (come nello Hsing Yi/ Xing Yi). Esercizi complementari sono "power streeching", allenarsi a ricevere pugni etc. (preparazione alla camicia di ferro), lavorare con modesti carichi via via crescenti senza "chiudere" la forza, l’utilizzo dei "pao" e degli allenamenti per gli occhi.



Esempio di "Danza Marziale" o JianWu

[ Lavoro di base tratto dal sito di ANDRZEJ  KALISZ (responsabile europeo del Maestro Yao Chengguang)
 tradotto da ROBERTO RUSCONI riveduto, corretto ed ampliato da M. C. sulla base delle lezioni del M°Y.L.S.]

Intraprenderemo un viaggio in un mondo "sotterraneo", il mondo dei significati nascosti dietro l'apparenza delle cose, il mondo dei simboli in cui tutto è significante, in cui tutto parla per chi sa intendere.

Tradizione orale peul
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